Stiamo attraversando un momento storico, difficile, che coinvolge tutta l’Italia e l’intero pianeta contro il male coronavirus.
Le misure restrittive del Premier Conte per poter vincere questo male avranno ripercussioni a livello sociale, economico e in ognuno di noi.
Però nel frattempo in questi giorni, forse come non mai, abbiamo capito il potere del web e delle possibilità che ci offre.
Abbiamo assistito alla nascita di aperitivi via web, di applausi coordinati in tutta Italia, di challenge incredibili, abbiamo scoperto la possibilità dello smartworking e della didattica online, e magari anche le nonne hanno imparato a videochiamare.
Tutto questo grazie anche ai colossi del web che si sono attrezzati per affrontare questa emergenza.
Ma vediamo come hanno risposto alcuni di questi:
Ha fin da subito bloccato tutti gli annunci pubblicitari su mascherine, igienizzanti e ha iniziato la lotta contro le fake news permettendo all’utente di visualizzare solamente le notizie dai siti più attendibili e infine ha lanciato in questi giorni il suo sito ufficiale sul covid-19.
Facebook e Instagram
I due social seguono la stessa linea di Google cercando di eliminare la vendita di prodotti e tutte le fake news ma non solo. Come dichiarato da Mark Zuckerberg nel suo post del 4 marzo, si sono impegnati nel fornire tutta la pubblicità gratuita all'OMS di cui aveva bisogno per informare gli utenti sull’emergenza.
Amazon
Ha continuato a fornire il suo servizio fino a pochi giorni fa quando ha deciso di dare priorità ai beni di primaria necessità. Curioso è stato il suo dietrofront nel concedere all’inzio prime video alle province della zona rossa, ma una volta che il decreto è stato esteso a tutto il suolo nazionale, il servizio non è stato più concesso.
È stata tra le ultime piattaforme a reagire al coronavirus ma l’ha fatto egregiamente. Ha creato un nuovo elemento “trending news”, una notifica con gli aggiornamenti da parte degli esperti tra cui ONS.
Inoltre offre 16 corsi su come rimanere produttivi, costruire relazioni quando non si è faccia a faccia, utilizzare strumenti di riunione virtuali (Microsoft Teams, Skype, BlueJeans, Cisco Webex e Zoom) e bilanciare le dinamiche familiari e lavorative in modo sano.
Fonti utilizzate: Socialmediatoday, Corriere, Il post, WeareSocial, Monkey'sweb,