Aprire un account pubblicitario su Google Ads è fondamentale per promuovere il proprio business online (puoi scoprire qui tutti i vantaggi). Google Ads, infatti, è una piattaforma attraverso cui sarai in grado di creare annunci pubblicitari e raggiungere il tuo pubblico in target con annunci mirati. Nelle prossime righe, abbiamo deciso di guidarti nel processo di apertura di un account, attraverso l’aiuto di screenshot adeguati. Cos’è Google Ads? Google Ads è la piattaforma pubblicitario che Google mette a disposizione di imprese e professionisti per creare annunci e campagne di marketing e intercettare il proprio pubblico di riferimento. Nel complesso, si tratta di uno strumento potente attraverso cui è possibile aumentare il fatturato del proprio business attraverso delle campagne ad hoc. I vantaggi di Google Ads sono davvero numerosi e sfruttando le funzionalità della piattaforma sarai in grado di capire di cosa stiamo parlando. Come creare un account su Google Ads? Passo 1: Accedi a Google Ads Per cominciare, visita il sito web di Google Ads e fai click su Inizia Ora. Se non hai già un account Google, dovrai creare uno. Adesso, non ti resta che seguire le istruzioni e compilare le informazioni richieste. Passo 2: Accesso e creazione dell’account Una volta effettuato l’accesso e creato il tuo account Google, sarai indirizzato ad una pagina di benvenuto di Google Ads. Adesso, dovrai inserire alcune informazioni riguardanti il tuo business: nome azienda, sito web e valuta. Passo 3: Accetta le condizioni di utilizzo Dopo aver inserito le informazioni necessarie, dovrai accettare le condizioni d’uso di Google Ads. Assicurati di leggerle attentamente prima di procedere. Una volta accettate le condizioni, fai clic su “Invia”. Passo 4: Configurazione dell’account Ora, è il momento di configurare il tuo account pubblicitario. Ad esempio, dovrai scegliere il tipo di campagna pubblicitaria che desideri attivare (Rete di ricerca, Rete Dispaly oppure Shopping) e definire alcune impostazioni di base come budget giornaliero e località geografica del tuo pubblico. Passo 5: Creazione della prima campagna Una volta che avrai configurato il tuo account, puoi creare la tua prima campagna pubblicitaria. Definsci, quindi, gli obiettivi della tua nuova campagna di marketing, il pubblico target che andrai ad intercettare e le parole chiave rilevanti che vuoi inserire. Puoi anche impostare elementi come budget e le date di inizio e fine di una campagna. Conclusioni Con questi passaggi, hai creato con successo un account pubblicitario su Google Ads e hai avviato la tua prima campagna pubblicitaria. Continua a monitorare e ottimizzare le tue campagne per ottenere i migliori risultati possibili nel promuovere il tuo business online. Buona pubblicità!
Facebook Ads per le PMI: Vantaggi e Opportunità nel Mondo della Pubblicità Digitale
Negli ultimi anni, un numero sempre maggiore di PMI ha deciso di abbracciare l’importanza di piattaforme pubblicitarie digitali per promuovere i propri prodotti e servizi. Tra queste, Facebook Ads emerge come uno strumento potente ed efficace, in quanto le PMI possono sfruttare i vantaggi di questa piattaforma per poter raggiungere in maniera sempre più precisa il proprio pubblico di riferimento. Nelle prossime righe di questo articolo, quindi, abbiamo deciso di mostrarti quali sono i vantaggi a cui le aziende come la tua potranno accedere affidandoti alla piattaforma pubblicitaria di Facebook Ads. Perché rivolgersi a Facebook Ads se sei una PMI Ampia Copertura e Visibilità Una delle principali ragioni per cui le PMI dovrebbero considerare l’utilizzo di Facebook Ads è l’ampia copertura e visibilità che la piattaforma offre. Con oltre 2 miliardi di utenti attivi al mese, Facebook è diventato un luogo virtuale dove le persone trascorrono una parte significativa del loro tempo online. Questo significa che le aziende hanno la possibilità di raggiungere un vasto pubblico, aumentando la consapevolezza del marchio e attirando nuovi clienti. Targeting preciso Tra le caratteristiche più potenti di Facebook Ads c’è la possibilità di indirizzare il tuo messaggio pubblicitario a specifici segmenti di pubblico. Infatti, come utilizzatore della piattaforma potrai definire dettagli e parametri come età, genere, posizione geografica, interessi e comportamenti. Si tratta di un livello di targeting che consente di mostrare i tuoi prodotti e servizi alle persone che sono più propense ad acquistarli. In questa maniera, sarai in grado di ottimizzare il budget speso e massimizzare il ritorno sull’investimento. Budget Flessibile Le piattaforme pubblicitarie digitali come Facebook Ads sono altamente flessibili in termini di budget. Le PMI non sono costrette a impegnare grandi somme di denaro per avviare una campagna. Si può iniziare con budget modesti e, a mano a mano che si raccolgono dati e si ottengono risultati positivi, è possibile aumentare gradualmente l’investimento. Questa flessibilità è particolarmente vantaggiosa per le PMI con risorse finanziarie limitate. Creatività dei formati La buona notizia è che Facebook Ads offre una grande varietà di formati tra cui scegliere come immagini singole, carosello, video e annunci in formato slideshow. Questa flessibilità consente alle aziende come la tua di essere più precise nella presentazione dei loro contenuti e di capire quale forma di annuncio funziona meglio con il proprio pubblico di riferimento. La possibilità di utilizzare immagini accattivanti, video coinvolgenti e testi persuasivi contribuisce a catturare l’attenzione degli utenti. Conclusione In un panorama aziendale sempre più competitivo e digitale, le piccole e medie imprese devono sfruttare al massimo le opportunità offerte dalle piattaforme pubblicitarie digitali come Facebook Ads. La combinazione di ampia copertura, targeting preciso, budget flessibile e misurazione accurata delle prestazioni rende Facebook Ads una scelta intelligente per le PMI che cercano di espandere la loro presenza online e di raggiungere nuovi clienti. Attraverso la creatività nei formati e l’interazione diretta con il pubblico, le PMI possono costruire relazioni durature e proficue. Quindi, se sei al comando di una PMI, non trascurare i vantaggi che le piattaforme pubblicitarie digitali possono offrire. Investire in Facebook Ads potrebbe essere il passo che porta il tuo business al successo nell’era digitale.
Google Ads: Guida alle Opportunità di Crescita per le PMI
Nell’era digitale in cui viviamo, le piccole e medie imprese (PMI) hanno a disposizione una vasta gamma di strumenti per promuovere i loro prodotti e servizi. Tra questi, le piattaforme pubblicitarie online, come Google Ads, svolgono un ruolo fondamentale nel permettere alle PMI di raggiungere un pubblico globale in modo mirato ed efficiente. Nelle prossime righe di questo articolo, esploreremo insieme quali sono i benefici dell’utilizzo di Google Ads all’interno della tua strategia di marketing, analizzando in che modo la piattaforma possa contribuire alla crescita e al successo aziendale. Vantaggi di Google Ads per le PMI Visibilità mirata Una delle principali sfide per le PMI è attirare l’attenzione di potenziali clienti interessati a prodotti o servizi. Con Google Ads, sarai in grado di creare annunci altamente mirati che vengono mostrati agli utenti in base alle loro ricerche e interessi. Ciò significa che le PMI possono raggiungere un pubblico di persone che è già incline all’acquisto oppure alla ricerca di ciò che l’azienda offre. L’opportunità di fare advertising in maniera mirata aumenta le probabilità di conversione e ottimizza il budget pubblicitario. Controllo del budget Una delle preoccupazioni principali delle PMI è la gestione oculata delle risorse finanziarie. Google Ads consente di avere un controllo totale sul budget pubblicitario in quanto le aziende possono impostare limiti di spesa giornalieri e totali, garantendo che la piattaforma non superi le risorse disponibili. Si tratta di un livello di flessibilità molto vantaggio per le PMI che intendono massimizzare il rendimento dei propri investimenti in pubblicità. Misurabilità dei risultati A differenza di molte forme tradizionali di pubblicità, dove è difficile misurare l’efficacia degli sforzi, Google Ads offre un’ampia gamma di strumenti analitici. Le PMI possono monitorare in tempo reale l’andamento delle loro campagne, visualizzando metriche chiave come il numero di clic, le conversioni e il tasso di conversione. Questi dati consentono un’analisi approfondita delle prestazioni e la possibilità di apportare modifiche immediate per ottimizzare le strategie pubblicitarie. Flessibilità e personalizzazione Le PMI operano in settori diversificati e possono avere target di clientela molto specifici. Google Ads permette un alto grado di personalizzazione degli annunci in base al pubblico di riferimento. Le aziende possono creare annunci testuali, grafici o persino video, adattandoli al formato che meglio si adatta al messaggio che vogliono comunicare. Questa flessibilità consente alle PMI di mettere in evidenza ciò che le rende uniche e di adattarsi alle tendenze del momento. Conclusione In un contesto sempre più competitivo, le PMI italiane devono adottare delle iniziative di marketing intelligente per raggiungere il proprio pubblico di riferimento. Google Ads è uno strumento che offre alle aziende l’opportunità di aumentare la loro visibilità, controllare il budget, monitorare i risultati e personalizzare le campagne. Sfruttando le opportunità offerte da questo strumento, le imprese italiane possono competere in maniera più efficace, anche in un mercato di respiro globale. Tuttavia, è importante che le PMI acquisiscano una comprensione approfondita di come funziona Google Ads o considerino di collaborare con esperti del settore per massimizzare i benefici di questa piattaforma e raggiungere il successo desiderato.
Vantaggi Strategici della Lead Generation per le PMI nel Settore dei Servizi
La lead generation si è rapidamente affermata come una strategia cruciale per le aziende che vendono servizi. Attraverso questo processo di acquisizione e coltivazione di potenziali clienti, le aziende possono ottenere numerosi vantaggi strategici. In questo articolo, esploreremo i molteplici benefici che un approccio di questo tipo è in grado di offrire a tutte le PMI. Vantaggi della lead generation: quali sono? Aumento della Visibilità Uno dei principali vantaggi della lead generation è l’aumento della visibilità dell’azienda. Attraverso strategie di marketing digitale mirate che si traducono in content marketing, utilizzo strategico dei social media e advertising targetizzato, le aziende possono attirare un numero sempre crescente di potenziali clienti interessati ai loro servizi. Ciò consente alle imprese di amplificare la propria presenza sul mercato e rendersi riconoscibile. Qualificazione dei Prospect La lead generation consente alle aziende di qualificare i prospect in modo più efficiente. Spesso, per utilizzare questo approccio in maniera efficace, si utilizzano strumenti come moduli di contatto e sondaggi con l’intento di raccogliere informazioni sui potenziali clienti. Tutto ciò permette alle aziende di capire le esigenze dei propri clienti e applicare, al contempo, un approccio più personalizzato durante le fasi del processo di vendita. Aumento delle Opportunità di Vendita Generare lead di qualità può tradursi direttamente in un aumento delle opportunità di vendita. I potenziali clienti che hanno già dimostrato interesse attraverso l’interazione con contenuti o moduli, sono più inclini a considerare seriamente l’acquisto dei servizi offerti. Ciò si traduce in un tasso di conversione più elevato e in un miglioramento della redditività complessiva. Riduzione dei Cicli di Vendita La lead generation può accelerare i cicli di vendita. Infatti, i potenziali clienti sono già informati sui servizi offerti dalla tua azienda e hanno già manifestato un certo tipo di interesse. Ecco perchè il processo di persuasione tende ad essere più breve. Le aziende, pertanto, dovrebbero concentrarsi sull’educare il prospect attraverso contenuti di qualità per poter giungere più velocemente alla conversione desiderata. Costruzione di Relazioni Durature Attraverso la lead generation, le aziende possono costruire relazioni durature con i clienti. Fornendo valore sin dalle prime interazioni, come attraverso risorse informative o consulenza gratuita, si instaura un senso di fiducia reciproca. Questo può portare a relazioni a lungo termine e a referenze positive, che a loro volta contribuiscono all’acquisizione di nuovi clienti. Miglioramento della Segmentazione di Mercato Attraverso una strategia di generazione dei contatti, le aziende possono ulteriormente segmentare il proprio target di pubblico. Infatti, analizzando i dati dei lead generati, si possono capire quali sono le preferenze e le caratteristiche comuni tra potenziali clienti. Con informazioni di questo tipo, infatti, le aziende possono perfezionare le proprie strategie di marketing e offrire delle soluzioni più customizzate. Misurabilità e Ottimizzazione Un grande vantaggio della lead generation è la sua misurabilità. Attraverso strumenti di analisi, le aziende possono tracciare le performance delle diverse campagne e tattiche. Ciò consente di identificare rapidamente ciò che funziona e cosa può essere ottimizzato, garantendo un utilizzo più efficace delle risorse di marketing. Conclusioni Se sei un imprenditore di un’azienda coinvolta nel settore terziario, la lead generation è un’ottima occasione per poter aumentare il tuo parco clienti. Si tratta di un approccio che offre numerosi vantaggi come il perfezionamento del tuo pubblico target, delle strategie di marketing e del miglioramento delle tue relazioni con i clienti. Investire nelle giuste pratiche di lead generation può portare a una crescita costante e al raggiungimento degli obiettivi aziendali in modo più efficiente ed efficace. Puoi verificare in questo articolo come ho aiutato uno studio dentistico nell’acquisizione clienti
Acquisizione clienti per specialista in ortodonzia con soli 60€
Come acquisire nuovi clienti con soli 60€ Il processo di acquisizione clienti è da sempre un procedimento particolare e delicato che coinvolge qualsiasi tipo di azienda o professionista Questo processo dovrebbe essere continuo, costante e gestito in maniera multicanale sulla base di un budget messo a disposizione e rimodulato periodicamente a seguito delle conversioni ottenute Il passaparola è sicuramente il mezzo migliore, soprattutto all’inizio, ma i mezzi digitali ci vengono in aiuto nei vari momenti sia più difficili che nella routine giornaliera Senza sottolineare quanto sia difficile al giorno d’oggi emergere nella maggior parte dei settori ed avere una presenza digitale efficace, voglio condividere con te i risultati ottenuti nell’acquisizione di nuovi contatti (lead generation) per uno specialista in ortodonzia Partiamo dalla richiesta del cliente: Sponsorizzare l’evento dell’open day nel quale veniva presentata una nuova metodologia di apparecchio invisibile con strumenti all’avanguardia di ultima generazione a livello provinciale. Sicuramente rivolgersi a tutto il territorio nazionale non avrebbe avuto senso dato che il tipo di servizio varia tra i 2 e 5 anni in media ed ha necessità della presenza in studio del paziente e dello specialista. Sulla base di questo insight il canale migliore sul quale lavorare a livello provinciale è Facebook che (oltre alla possibilità di lavorare per aree geografiche piccole) avendo a disposizione anche Instagram può intercettare un pubblico sia giovane che mediamente giovane in maniera molto efficace e immediata attraverso il modulo contatto Passando al target, oggi l’estetica è un pilastro fondamentale per la maggior parte delle persone, soprattutto tra i giovani. Andando più a fondo possiamo fare una analisi degli interessi per il quale il target di riferimento può essere interessato e che potremmo ritrovare anche in piattaforma Una volta analizzato questo, ho cercato di lavorare a una creatività che evidenziasse i vantaggi dell’open day sia a livello visual (colori, immagini ecc) che testuale e quindi a livello di copy Avendo tutti gli elementi a disposizione sono andato a calcolare un ipotetico budget entro il quale il cliente avrebbe potuto ottenere un buon margine in modo tale che la campagna fosse sostenibile I risultati sono questi, direttamente dal business manager: Quello che sicuramente fa la differenza è avere modo di stimare i risultati e il valore che si trasmette al cliente Ipotizzando i costi fissi e quanto un apparecchio costa al paziente si può immaginare il ritorno sull’investimento, molto positivo!
Le 8 domande del marketing
Le 8 domande del Marketing Quante domande ti poni durante la giornata, mentre sei al bar con gli amici, in negozio oppure durante la giornata lavorativa? Saranno sicuramente tante! Alla base di queste c’è sempre un’esigenza legata ad un bisogno che vuoi soddisfare. Partendo da questo schema, si può introdurre la definizione di marketing (che andrà poi elaborata a dovere) ma in questo caso mette la base e le condizioni per il nostro ragionamento e per la distinzione da fare: Di base l’esigenza riguarda due o più persone, una che sollecita l’attenzione per ottenere magari un acquisto, una donazione oppure un voto di una seconda persona, il cosiddetto cliente potenziale. Perciò se una persona vuole stimolare un’altra persona a compiere un’azione, cerca di generare una domanda che può essere intrinseca nell’ interlocutore oppure già presente e reale. Ecco appunto che il marketing è responsabile nella generazione della domanda nel cliente potenziale ed è responsabile, soprattutto, dell’intensità e quindi dei tempi in cui viene elaborata e articolata, ovvero come viene espressa e manifestata. Infatti, le domande vengono classificate in 8 dimensioni diverse: Le 8 domande del Marketing sono Domanda negativa: quando il consumatore ha un forte sentimento di paura verso il prodotto e pagherebbe pur di evitarlo Domanda inesistente: banalmente le persone si mostrano prive di interesse Domanda latente: le persone hanno una forte esigenza ma non può essere soddisfatta dai prodotti che sono nel mercato Domanda declinante: qui le persone iniziano a non acquistare più il prodotto fino ad interrompere completamente l’acquisto Domanda irregolare: in questo caso la domanda, nella maggior parte dei casi, presenta una stagionalità Domanda piena: la domanda è pari all’offerta Domanda eccessiva: La domanda è maggiore rispetto all’offerta Domanda nociva: i consumatori sono attratti da prodotti che determinano conseguenze negative per la società e l’ambiente In questo schema lo scopo del marketing è quello di capire come si comporta la domanda, quali sono i fattori che la influenzano e come definire un piano d’azione che sia in grado di gestirla e orientarla. Guardando al digital marketing, al giorno d’oggi sulla base dei touchpoint da presenziare, determinati tipi di domande si trovano su Facebook e Google: nel primo, l’attenzione dell’utente è passiva, quindi si ha un’esigenza latente, nel secondo, l’attenzione e l’esigenza sono già manifestate, e con esse anche la ricerca attiva. Diverso sarà, sicuramente, il ragionamento da condurre sui touchpoint offline ma, di base, affinché il marketing possa generare valore, questo tipo di domande andranno rese concrete e soddisfatte seguendo una strategia ben definita.
Le 5 W (-1) del processo d’acquisto nel Marketing
Le 5 W (-1) del processo d’acquisto nel Marketing Quando nel weekend usciamo, dopo una lunga settimana di lavoro, molti vogliono solo rilassarsi altri invece si dedicano allo shopping. Ma l’acquisto al giorno d’oggi non avviene solo ed esclusivamente durante il weekend, infatti come ben penserai, può avvenire in qualsiasi momento. Ti sei mai chiesto cosa influenza il comportamento d’acquisto delle persone? L’umore? Il caldo? A parità di disponibilità economica magari durante una giornata di sole si è più propensi ad acquistare oppure potrebbe essere precisamente l’opposto durante una tipica giornata invernale fredda e piovosa? A prescindere da queste supposizioni il processo d’acquisto secondo il marketing viene, di solito, influenzato da 5 fattori: WHAT – il cosa, il genere di prodotto acquistato WHO – il chi, quindi la persona che influenza l’acquisto WHERE – il dove, o meglio il posto dove avviene l’acquisto WHY – il perché, perciò le motivazioni che portano all’acquisto HOW – il come, quindi il modo in cui si svolge il processo d’acquisto Si potevano replicare le 5 W ma, come da titolo, l’ultima parola ha cambiato un po’ i piani. Entrando nello specifico adesso analizziamo fattore per fattore: WHAT – COSA Oggetto d’acquisto Questo fattore riguarda il bene d’acquisto o l’oggetto che si vuole acquistare. Infatti, il processo d’acquisto può essere rapido oppure più lungo e articolato sulla base del tipo di bene che si vuole acquistare. Se pensiamo ai beni di largo consumo come shampoo o balsamo l’acquisto è più rapido, mentre per quanto riguarda i servizi come Netflix l’acquisto è continuativo nel tempo. WHO – CHI Ruoli d’acquisto Si tratta del ruolo che possono svolgere varie persone nel processo d’acquisto. Influenzare, dare il via al processo o condizionarlo in modo negativo. WHERE – DOVE Luoghi d’acquisto Il luogo dove si svolge il processo d’acquisto determina tante decisioni in merito al marketing. Influenza la distribuzione, i canali, gli investimenti e da il via alla fidelizzazione del cliente. WHY – PERCHÉ Motivazioni d’acquisto Le teorie del perché i consumatori acquistano un determinato bene rispetto ad un altro sono molto interessanti e super verticali ma in questo caso, generalizzando, i beni sono dei semplici mezzi che servono per ottenere dei fini cosiddetti benefici. Questi benefici si possono legare alla sfera sociale/personale del consumatore, pensiamo alla religiosità, alla sicurezza oppure all’indipendenza. HOW – COME Tipi di comportamento d’acquisto Ci sono diversi tipi di comportamento d’acquisto e spesso viene proposto un modello a stadi che evidenzia un orientamento particolare e diverso l’uno dall’altro. Quindi avremo: orientamento alla fedeltà quando si ricerca una marca della quale fidarsi, orientamento alla convenienza e quindi al prezzo più basso per la maggiore dei casi, orientamento alla varietà perciò il consumatore adorerà ricercare diverse marche e orientamento alla rassicurazione e quindi alla bontà e alla giustificazione dell’atto di acquisto Non sempre ci si fa caso ma i fattori che ci influenzano prima, durante e dopo un acquisto provengono sia da influenze esterne come da influenze interne a noi stessi. Puoi trovare altri articoli come questo qui. Grazie!
Copywriter: 10 consigli dal professore David Ogilvy
Ti sarai sicuramente chiesto cosa fa un copywriter e come imposta il proprio lavoro? In questo articolo vediamo come vedeva questa figura uno dei più importanti e famosi pubblicitari della seconda metà del Novecento: David Ogilvy David Ogilvy nato presso una cittadina al sud di Londra (West Horsley), seppur proveniente da una famiglia agiata, dopo gli studi decide di girare il mondo. Svolge i lavori più disparati come: chef, assistente sociale e venditore porta a porta. Quest’ultima esperienza è la più redditizia e fa da spartiacque per il suo futuro lavorativo. Infatti, successivamente viene assunto dalla Mather & Crowther e inviato a New York per formarsi seguendo le tecniche pubblicitarie americane. Si innamora talmente tanto dell’America che non fa più ritorno a casa. Brand image Durante la sua parentesi americana è stato il primo a parlare di Identità di marca “Non è il whisky che scelgono, è l’immagine.” Tra i copy più famosi si trova sicuramente quello che riguardava il lancio della nuova Rolls-Royce. Ogilvy aveva impiegato ben 3 settimane per elaborare questo concetto vincente: “A 60 miglia all’ora il rumore più forte in questa Rolls-Royce proviene dall’orologio elettrico” Aveva trovato e riassunto i punti di forza e le caratteristiche per differenziarsi dai competitor in una frase. Secondo Oglivy chi è il copywriter e cosa fa? “Quando scrivo un annuncio, non voglio che tu mi dica che lo trovi ‘creativo’. Voglio che lo trovi così interessante da comprare il prodotto.” In questa sua citazione il concetto è riassunto senza lasciare spazio a troppi sotterfugi. Infatti, secondo Ogilvy il copywriter deve attenersi a 7 comandamenti essenziali: 1 il tuo unico scopo è quello di vendere Non serve nessuna ricetta magica devi solo spiegare nel modo più semplice e breve possibile cosa vendi e perché dovrebbero acquistare 2 Il posizionamento Nel posizionarti ti rivolgi al cliente a cui serve realmente il tuo prodotto rispondendo a un’esigenza vera. Il miglior esempio da portare è Dove che si rivolge a un pubblico femminile anziché maschile con la promessa che l’utilizzo ne migliorerà la pelle. 3 A chi ti stai rivolgendo? Se non conosci il tuo cliente, come pensa e di cosa ha bisogno è come se stessi parlando una lingua diversa. 4 Pensa al consuamtore come se fosse tua moglie Prima di fare un acquisto si informerà su tutto quindi è meglio giocare d’anticipo. 5 Parla la loro stessa lingua Quando il consumatore legge l’annuncio si trova da solo con se stesso quindi coinvolgilo come se fossi il suo miglior amico. 6 Scrivi un ottimo titolo “In media, cinque volte più persone leggono il titolo rispetto al bodycopy. Quando hai scritto il titolo, hai speso ottanta centesimi del tuo dollaro” 7 Il prodotto è il top Il prodotto che stai vendendo è il migliore di tutti, fallo diventare una star, un eroe. Il consumatore inoltre deve Gli individui devono identificarsi con i valori del brand Il percorso di Ogilvy è stato ricco di colpi di scena, arrivò addirittura ad abbandonare il mondo della pubblicità e del marketing per dedicarsi all’agricoltura ma successivamente, forse per gli scarti risultati, tornò nel mondo degli affari fondando la Hewitt, Ogilvy, Benson & Mather. Quest’ultima, oggi, è tra le più importanti agenzie pubblicitarie del mondo e Ogilvy, con il suo pugno duro, ha spianato la strada alla sua agenzia cambiando il modo di fare pubblicità. Infatti, Il 7 settembre 1982 spedì una nota a tutti i copywriter della sua agenzia intitolata “Come scrivere” contenente ben 10 consigli: Leggi il libro di Roman-Raphaelson. Leggilo tre volte. Scrivi come parli. Con naturalezza. Usa parole brevi, frasi brevi e paragrafi brevi. Non usare mai parole gergali come riconcettualizzazione, demassificazione, attitudinalmente, accattivante. Sono caratteristiche dei pretenziosi che si credono. Non scrivere mai più di due pagine, su qualsiasi argomento. Controlla le tue citazioni. Non inviare mai una lettera o un promemoria il giorno stesso in cui l’hai scritto. Rileggilo, ad alta voce, la mattina successiva e correggilo. Se si tratta di qualcosa di importante, chiedi ad un collega di aiutarti. Prima di inviare la tua lettera o il tuo promemoria, assicurati che sia chiaro cosa vuoi che faccia chi la leggerà. Se vuoi azione, non scriverlo. Andate dal ragazzo e digli quello che vuoi. Inoltre, ti consiglio queste letture: Confessioni di un pubblicitario e Ogilvy on advertising.
Marketing per dentisti: Cosa si può fare e cosa no!
Il marketing per dentisti ti interessa? Sei un dentista titolare di uno studio o ne gestisci la pubblicità? Allora questo articolo fa per te. Siamo in un’epoca nella quale anche questo settore sta arrivando alla saturazione e senza le giuste strategie di marketing trova difficoltà nella ricerca di nuovi pazienti. Però, c’è un però! Il marketing odontoiatrico ha le sue diverse sfaccettature. Con la legge Bersani si era più liberi di pubblicizzare in modo “commerciale” questo tipo di servizio ma dal 2019, con la norma Boldi, si ha un cambio di passo: la pubblicità di uno studio dentistico deve essere solo ed esclusivamente informativa. Perché il marketing per uno studio dentistico ha tutte queste limitazioni? Le diverse pubblicità, in particolare quelle dette “aggressive” possono creare nella testa del cliente il desiderio di sottoporsi a un determinato tipo di trattamento o intervento che in realtà non porterebbe alla risoluzione dei loro problemi. Mentre, risulta efficace e più corretto informare sulle tecnologie adottate dal professionista e sui benefici che possono dare, specificando che, successivamente a una visita, si potrà scegliere il trattamento migliore. Come si può leggere dall’articolo del sito Sanità Informazione e dell’AIO: “Gli spot potranno contenere solo informazioni funzionali all’oggetto di garantire la sicurezza dei trattamenti sanitari escludendo qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestionale. Dunque stop a tariffe promozionali, a messaggi sul cellulare, a pubblicità televisive e radiofoniche a carattere suggestivo e promozionale «per permettere al paziente di decidere in totale libertà». Verrà consentita di fatto solo quella pubblicità che permette ai pazienti di individuare le informazioni necessarie alla scelta. Tale norma pone poi ulteriori responsabilità verso il direttore sanitario, che sarà il responsabile dei messaggi ritenuti non corretti.” Si dichiara lo stop di qualsiasi tariffa promozionale facendo diventare il direttore sanitario l’unico responsabile di questi. Il tutto per permettere al paziente di scegliere in totale autonomia. Inoltre, come si evince dal Decreto Legislativo 24 febbraio 1997, n. 46, qualsiasi dispositivo medico che richiede la prescrizione da parte del medico non può essere pubblicizzato: E’ vietata la pubblicità verso il pubblico dei dispositivi che, secondo disposizioni adottate con decreto del Ministro della sanità, possono essere venduti soltanto su prescrizione medica o essere impiegati eventualmente con l’assistenza di un medico o di altro professionista sanitario. Stessa regola per la visita medica gratuita come spiega Torinomedica. Quindi ricapitolando nel marketing per dentisti: Cosa NON si può assolutamente fare? Sconti Offerte speciali L’utilizzo di testimonial Organizzare o partecipare a eventi privi di carattere scientifico Fare banchetti/volantinaggio in luogo pubblico per scopi commerciali Offerte on-line Campioni gratuiti Visita gratuita/visita senza impegno Non esporre il direttore sanitario Pubblicità suggestiva/promozionale/ingannevole/denigratoria Pubblicizzare dispositivi che richiedono prescrizione medica Usare il termine “clinica” in mancanza di complessità di mezzi o di organizzazione (ad es. presenza di posti letto) Citare marchi commerciali (ad es. impianti, metodiche odontoiatriche) Superare il limite di spesa del 5% del reddito dichiarato l’anno precedente per attività pubblicitarie Cosa invece SI può fare? Un sito internet user friendly Far parlare i tuoi pazienti di te attraverso recensioni Creare contenuti per informare ad una corretta prevenzione Parlare del direttore Parlare dello staff Raccontare la mission Mostrare i propri valori In questo caso ti consiglio un sito (Specialista del Sorriso) molto interessante che tratta gli argomenti in modo semplice e diretto. Fonti utilizzate: Torinomedica, Aio.it, Gazzetta Ufficiale, Sanità Informazione, Web Marketing per dentisti,
Pubblicità Online VS Pubblicità Tradizionale
Sei abituato a fare volantinaggio? Stai aspettando un’offerta della radio o di un’emittente televisiva per pubblicizzare la tua attività? Bene, qui ti spiego perché potresti usare altri mezzi più economici come la pubblicità online! Innanzitutto, vediamo i costi della pubblicità tradizionale. Per esempio: quanto può costare uno spot in TV? Poco tempo fa durante il Fesitval di Sanremo Forbes aveva pubblicato un articolo su quanto costava uno spot durante il festival. Considerando che il Festival di Sanremo ha un seguito incredibile in Italia (si parla di circa 10 milioni di spettatori) per un’attività pubblicizzarsi a un numero così grande di potenziali clienti sembrerebbe il modo migliore, seppur si parli di cifre esorbitanti. Come riporta l’articolo: “mandare in onda uno spot di 30 secondi su Rai 1, in occasione di Sanremo 2020, costa un minimo di 25mila euro e un massimo di 414mila euro. “ Mentre per la radio i prezzi sono più contenuti: “un singolo passaggio da 30 secondi su una radio può costare da pochi euro a diverse centinaia di euro. Il prezzo è principalmente legato alla copertura geografica della radio ed alla sua audience in termini di ascolto medio giornaliero. Il costo della produzione di un radiocomunicato professionale, invece, può variare da meno di 100 euro a qualche migliaio di euro” Il volantinaggio invece, tra questi è quello più economico. Ma utilizzando questi mezzi sei sicuro di intercettare i tuoi clienti? Sei sicuro che, nel momento in cui il cliente ha bisogno del tuo prodotto, si ricordi di te e del tuo spot? NO! Non si ricorderà! Proprio per questo, la pubblicità tradizionale se non sei un grosso brand ha dei limiti. Ti spiego perché: Devi fare per forza investimenti importanti per avere una discreta riuscita; Non puoi calcolare il ritorno sull’investimento (ROI); Non hai la possibilità di scegliere i clienti a cui rivolgersi visto che sono tutte pubblicità di massa (dal 18enne all’over 80); Hai scarsissime possibilità di conversione immediata come invece può capitare nel web marketing; È una pubblicità fatta di attimi, devi colpire subito con il messaggio che proponi altrimenti il possibile cliente scappa; È limitata nel tempo; Putroppo ci sarà sempre qualcuno che spende di più; Mentre se sfrutti la pubblicità online, oltre a rivolgerti a un target ampio come ho spiegato in questo articolo, saprai con esatezza: Come farti trovare dal tuo cliente target; Cosa proporre al tuo cliente; Quando proporre il tuo prodotto; Calcolare il ritorno sull’investimento (ROI); Quindi per la tua attività di piccole/medie dimensioni con budget limitati hai veramente un’arma a tua disposizione: Il web marketing! Perché non sfruttarla? Fonti utilizzate: Forbes, Pubblicità Radio.